Dalla ricostruzione dei fatti, suffragata dalle risultanze della C.T.U. medico legale resa in sede penale, emerge, in modo risolutivo, come il sanitario non sia incorso in una condotta connotata da colpa medica, avendo eseguito l’intervento che ebbe a causare il decesso della paziente nel rispetto delle linee guida e delle procedure previste; al riguardo giova rilevare come è lo stesso consulente del P.M. che chiarisce che …..il verificarsi di una lesione vascolare non è necessariamente correlato a problemi di tecnica chirurgica durante la rimozione del disco. Vi sono altri fattori che contribuiscono ad aumentarne il rischio, quali adesioni cicatriziali tra il piano osteo-ligamentoso ed i vasi retroperitoneali (esito di precedenti interventi di discectomia), oppure condizioni associate a patologia discale cronica con rottura/degenerazione del legamento longitudinale anteriore e fibrosi peridiscale.
continua...
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