di Giovanni Cannavò e di Diego Mulè
Rischio Sanità n.5 giugno 2002
Il consenso informato al trattamento medico- chirurgico è basilare in ogni rapporto tra medico e paziente nella medicina moderna. Le sue origini risalgono allo spirito calvinista diffusosi in Francia e in Germania agli inizi del 16° secolo come tutela dell’homo economicus, per il quale la malattia non deve essere un impedimento al buon andamento degli affari. Da qui l’obbligo da parte del medico di informare il
paziente sui rischi del trattamento per consentirgli di organizzare la propria attività; in qualche modo comincia a modificarsi l’atteggiamento
del paziente, che non si abbandona più ciecamente al medico, ma è sempre più interessato ad una partecipazione responsabile alle scelte sulla propria salute.
Venendo a tempi più recenti, l’importanza del consenso come premessa ad ogni approccio clinico è stata sancita dal Consiglio
d’Europa il 4.4.1997 ad Oviedo, dove l’Italia ha sottoscritto la Convenzione sui Diritti dell’Uomo e la Biomedicina.
continua...
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