di R. Tacconi
Rischio Sanità n. 33 – Giugno 2009
Il codice di Norimberga nel 1947 proclamava in modo solenne che “il consenso volontario del soggetto è assolutamente necessario”, riaffermando la diversità della pratica sperimentale da quella medico-assistenziale. La medicina scoprirà la necessità del consenso del paziente, come requisito pieno e non sostituibile da altre forme di legittimazione, solo nei decenni successivi attraverso un percorso tutt’altro che uniforme nei vari Paesi e certo non esente da contraddizioni.
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