di Giulio Marcon
Rischio Sanità n.5 – Giugno 2002
Da una brutta esperienza può nascere una riforma.
Nell’intervista citata nell’editoriale, Berwick propone una riforma radicale dell’organizzazione delle cure per evitare ai
pazienti la spaventosa esperienza vissuta da sua moglie e, presumibilmente, da molte altre persone, in occasione di un ricovero ospedaliero.
I professionisti sanitari, dice Berwick, non dovrebbero considerarsi i padroni della malattia, e quindi della persona malata, ma dovrebbero considerarsi invece “ospiti temporanei nella vita dei loro pazienti”. E’ ben vero che gli attuali servizi sanitari sono progettati prevalentemente con l’occhio attento alla malattia ed al medico: se i risultati sono i gravi disservizi patiti dalla signora Berwick, bisogna pensare che i servizi sanitari dovrebbero essere riprogettati attorno al paziente invece che attorno agli ambulatori ed agli ospedali.
continua...
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