L’errore diagnostico si configura non solo quando, in presenza di uno o più sintomi di una malattia, non si riesca a inquadrare il caso clinico in una patologia nota alla scienza o si addivenga a un inquadramento erroneo, ma anche quando si ometta di eseguire o disporre controlli e accertamenti doverosi ai fini di una corretta formulazione della diagnosi
Il rimprovero che si muove al medico è duplice: quello dell’errore diagnostico, sostanzialmente riconosciuto dallo stesso imputato, a fronte di una pluralità di indici di sospetto ed in particolare delle risultanze dell’ECG e quello, al primo conseguente, dell’adozione di una terapia del tutto inadeguata.
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