di R. Senatore Pilleri
Rischio Sanità n. 23 – Dicembre 2006
Molte malattie, in passato a prognosi infausta, oggi possono essere curate in modo da consentire una sopravvivenza molto lunga. La lunga sopravvivenza determina però anche cure protratte nel tempo, che cambiano lo stile di vita e determinano uno stato d’incertezza e precarietà che in alcuni casi può sfociare in uno stato depressivo. C’è da considerare, inoltre, che se in passato i pazienti si affidavano acriticamente e con fiducia a chi li curava, oggi non è più così, perché vogliono essere informati e dare il loro consenso alle cure.
continua...
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