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Premio Sham per la Prevenzione dei rischi

I Vincitori

Dicembre 2, 2016 9:49 am by: Category: Notizie Leave a comment A+ / A-

VINCITORI

ID 13 Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli – Isola Tiberina
Formazione basata su simulazione per una gestione proattiva del rischio clinico in ostetricia

 

Descrizione: Il progetto è basato sullo studio, lo sviluppo e l’implementazione di percorsi clinici – formativi in parte già esistenti ed applicabili all’area Materno – Infantile dove molte delle situazioni di emergenza (in reparto o intra partum) vengono complicate dalla presenza dell’ “ospite a bordo”, dove il 50 % dei casi sub standard care identificano una scorretta gestione della comunicazione d’equipe e l’incapacità di apprezzare la gravità della situazione che contribuisce ad un ritardo nel trattamento provocando un elevato rischio di mortalità materno-infantile. Attraverso l’utilizzo della simulazione, una metodologia formativa innovativa e sofisticata che coinvolge direttamente gli operatori medici e paramedici, ci si pone come obiettivo primario quello di veicolare una più corretta metodologia di lavoro in ambito sanitario. Vengono simulati tutti gli scenari possibili dove emergono le abilità di gestione e leadership, spesso decisive, insieme alle competenze per risolvere le situazioni di crisi. Il corso comprende un’introduzione ai principi generali del Crisis Resource Management (CRM), seguita dalla proiezione di video di incidenti realmente accaduti. Successivamente si svolgono gli scenari critici da risolvere in un ambiente attrezzato ed un simulatore in scala reale. Le competenze sono “non tecniche” (non technical skills) che, integrate a competenze tecniche (technical skills), costituiscono il fondamento dell’azione del professionista nel corso di situazioni critiche.

L’obiettivo del progetto è quello di dimostrare l’utilità della simulazione nella formazione degli operatori sanitari, attraverso la valutazione del grado di interesse, partecipazione e apprendimento degli operatori stessi, ai corsi sulle simulazioni delle emergenze ostetriche e neonatali. Oggetto delle simulazioni, quindi, sono le emergenze ostetriche, eventi rari e spesso imprevedibili che coinvolgono un team multidisciplinare. Una delle peculiarità del progetto presentato è anche la sua riproducibilità, sia in termini applicativi (gestione delle emergenze in altri settori oltre a quello materno-infantile), sia in termini logistici (organizzazione di corsi di simulazione anche in altre strutture). In questo modo è plausibile pensare ad un vero e proprio modello di riferimento per il settore sanitario nel campo della prevenzione e gestione dei rischi.

 

ID 21 ASL TO 2 – Presidio S.G. Bosco – Torino
la sicurezza della terapia” (ricognizione e riconciliazione del farmaco

 

Descrizione: l’evidenza scientifica attribuisce il maggior rischio di errori nel processo di riconciliazione e ricognizione del farmaco a discrepanze non intenzionali, a dimenticanze e documentazione carente o a una comunicazione non accurata o completa tra i professionisti stessi o tra il professionista e il paziente/caregiver. Il progetto che viene di seguito descritto nasce da una valutazione puntuale, effettuata in modo sperimentale in un presidio dell’ASL TO2, atta a misurare il livello di sicurezza relativamente al processo di ricognizione- riconciliazione del farmaco.

Oggetto della valutazione sono state: l’accettazione del paziente in pronto soccorso, il passaggio da pronto soccorso ai reparti di degenza, la dimissione del paziente a domicilio o trasferito in strutture territoriali in continuità assistenziale e la gestione della terapia in quest’ultime.

Dall’analisi delle informazioni raccolte emerge che l’aspetto critico che accomuna le diverse fasi del percorso assistenziale del paziente con riferimento al processo di ricognizione – riconciliazione del farmaco è la qualità della comunicazione/informazione sia verbale che scritta.

Aspetto particolarmente evidente nella ricognizione e riconciliazione della terapia nella fase di accettazione in Pronto Soccorso e alla dimissione dai reparti verso l’esterno.

Sono state pertanto definite delle aree di miglioramento, rispetto alle criticità comunicative individuate.

  • intervento educativo/informativo a favore del paziente/care giver, medico ospedaliero e MMG che ha previsto la produzione di un depliant e di un video disponibili nelle sale di attesa del Pronto Soccorso, ambulatori ospedalieri e studi MMG
  • introduzione del “promemoria terapeutico tascabile” una sorta di diario terapeutico di dimensioni ridotte ad utilizzo del paziente/care giver che facilita la comunicazione tra i diversi attori
  • maggiore attenzione alla compilazione dello schema terapeutico parte integrante del verbale di Pronto Soccorso
  • modifica all’organizzazione con l’introduzione della dispensazione centralizzata del farmaco in cui il farmacista diventa un ulteriore interlocutore punto di riferimento per i pazienti. Il servizio farmaceutico ospedaliero invia una mail all’MMG al momento della consegna del farmaco allegando la lettera di dimissione con adese le fustelle delle confezioni dei farmaci consegnati.

 

ID 33 AUSL BOLOGNA
L’informazione alla persona assistita come “best safety practice”: l’adesione consapevole e partecipata all’intervento di cura come strumento di riduzione del contenzioso medico-legale

 

Descrizione: l’obiettivo primario del progetto è il miglioramento dell’informativa a corredo della modulistica inerente il consenso informato, allo scopo di ridurre la quota di contenzioso medico-legale correlata alla incomprensibilità linguistico-lessicale dell’informazione da parte della persona assistita. Obiettivi secondari sono: migliorare dal punto di vista formale la qualità dei materiali informativi a corredo della modulistica di acquisizione del consenso; – superare l’attenzione alla mera correttezza formale del modulo di acquisizione del consenso, così migliorando la pratica dei professionisti nonchè la qualità dell’assistenza fornita nel continuum di informazione-comunicazione-adesione-partecipazione per il raggiungimento dell’alleanza terapeutica; -sensibilizzare i professionisti sanitari alle tematiche della comunicazione/informazione, in particolare al miglioramento della qualità della propria comunicazione con la persona assistita di tutte quelle informazioni di rilevanza diagnostica e terapeutica che giustificano l’atto proposto.

Descrizione progetto: In una fase preliminare, partendo dall’analisi di fonti informative locali (es. database dei sinistri, database segnalazione eventi avversi, reclami) è stato definito lo specifico contesto in cui sviluppare lo studio, ovvero quello chirurgico nell’ambito di un PDTA (PDTA mammario).

Le fasi successive prevedono la raccolta del materiale informativo a corredo della modulistica di acquisizione del consenso informato nello specifico contesto identificato e la concomitante definizione di un momento formativo ai professionisti del contesto individuato su tematiche inerenti a informazione e consenso.

Seguirà un momento informativo finalizzato ad istruire alla conduzione dello studio, il gruppo di professionisti che andrà ad integrare il “Team valutazione e miglioramento dell’informazione al consenso”, che valuterà, nel corso di incontri programmati ed eventualmente con il coinvolgimento della persona assistita per il tramite delle sue rappresentanze (ad es. associazioni), la qualità formale e linguistico-testuale del suddetto materiale informativo mediante l’utilizzo di una check-list  denominata CLIP (check-list  Informazione al Paziente) predisposta ex-novo a partire da strumenti  di valutazione della qualità documentale esistenti nella letteratura internazionale. Se i risultati dell’attività di valutazione ne evidenzieranno la necessità, saranno realizzati interventi di miglioramento consistenti nella produzione di nuovo materiale informativo e/o nella revisione di documenti informativi già esistenti. La qualità del suddetto materiale informativo sarà valutata mediante l’utilizzo di un servizio che analizzi la leggibilità del testo (a titolo esemplificativo Èulogos CENSOR il quale analizza la leggibilità del testo secondo l’indice GULPEASE e confronta le parole del testo con il Vocabolario di base grazie alla lemmatizzazione automatica). Il progetto presuppone, inoltre, la somministrazione di un questionario al paziente o a chi lo rappresenta legalmente, finalizzato ad indagare la comprensione linguistico-testuale dei suddetti documenti informativi sia nel momento precedente la valutazione del materiale informativo che successivamente all’intervento di revisione/creazione di nuovo materiale informativo. I risultati emersi costituiranno un background informativo che consentirà la pianificazione di ulteriori sperimentazioni e analisi, nonché l’attivazione, se necessaria, di eventuali processi di miglioramento di modalità e strumenti di comunicazione con i pazienti.

 

MENZIONI SPECIALI

  • ID 27 ASREM-Azienda Sanitaria Regionale del Molise – “Convenzione tra Azienda sanitaria Regionale del Molise e Federsanità ANCI per il completamento delle attività di implementazione del modello sistemico per la gestione del rischio a livello aziendale.” Motivazione: approccio sistemico alla gestione del rischio clinico.

 

  • ID 28 IRCCS ISMETT srl Palermo– “Metodologia di valutazione economica per l’investimento delle risorse in prevenzione del rischio clinico da infezione KPC (Klebsiella Pneumoniae Carbapenemase, enterobatteri di difficile trattamento per la resistenza alla maggior parte degli antibiotici e con mortalità fino al 70%).” Motivazione: l’attenta pesatura economica data al progetto; valutazione economica delle risorse che l’istituto avrebbe dovuto mettere a disposizione per la cura di tali infezioni comparata con la valutazione economica del fabbisogno di risorse necessario per implementare procedure.

 

  • ID 20   E.O. OSPEDALI GALLIERA– “Attivazione della “No Interruptions Zone” presso l’area di preparazione e controllo del farmaco della S.C. Oncologia Medica (Day Hospital). Motivazione: tanto valore aggiunto ad isorisorse.
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