di S. Marinello
Rischio Sanità n. 47 – dicembre 2012
Risponde di lesioni personali colpose il pediatra che, per l’inosservanza di regole e prescrizioni dell’arte medica, cagiona a un dodicenne la perdita anatomica del testicolo sinistro da cui deriva l’indebolimento permanente dell’organo della riproduzione, avendo omesso sia una diretta valutazione, attraverso una semplice palpazione, dello scroto e dei testicoli del paziente sia l’esecuzione di approfondimenti diagnostici mirati quali l’ecocolordoppler testicolare nonché di trattenere il paziente in osservazione clinica ospedaliera al fine di una corretta diagnosi. I giudici d’appello avevano infatti sottolineato che dal quadro clinico emerso sarebbe stato doveroso protrarre l’osservazione clinica per poter apprezzare compiutamente anche il livello e la consistenza della sintomatologia dolorosa; avvalersi, cessato l’effetto dei farmaci, della consulenza dello specialista urologo; sciogliere i dubbi diagnostici alternativamente (colica renale da disidratazione, coprostasi) posti da altro medico chirurgo.
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