di S. Marinello
Rischio Sanità n. 14– settembre 2004
Una paziente convenne dinanzi al Tribunale di Orvieto un medico e l’Ospedale esponendo di essersi ricoverata presso quest’ultimo per essere sottoposta ad un intervento chirurgico di cambiamento di sesso attraverso l’asportazione del pene e la contestuale creazione di una vagina artificiale; di essere stata sottoposta a detto intervento da parte del medico che, peraltro, lo aveva eseguito non correttamente, avendo realizzato una vagina di profondità insufficiente, onde l’impossibilità di poter intrattenere normali rapporti sessuali; che il medico doveva ritenersi responsabile della mancata riuscita dell’intervento e tenuto, in solido con l’Ospedale, al risarcimento dei danni.
continua...
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