In un’epoca nella quale sempre più si dibatte su quali problemi di salute affrontare prioritariamente da parte del sistema sanitario pubblico, sull’appropriatezza dei trattamenti da proporre e sulla sostenibilità del complessivo sistema di welfare, appare di indubbio interesse l’approfondimento sull’overdiagnosis pubblicato sul Journal of Medical Ethics (Carter SM, et al. J Med Ethics 2016;0:1–10. doi:10.1136/medethics-2015-102928).
Data la pluralità di definizioni del termine, gli Autori optano per la seguente: si ha overdiagnosis quando una diagnosi è corretta, o meglio: un problema di salute è correttamente identificato e classificato – con possibile offerta di un correlato trattamento- ma il paziente non ne trae alcun beneficio.
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