di Cristina Tommasini – Rischio Sanità n.2 settembre 2001
Sicuramente nello svolgimento dell’esercizio professionale molti colleghi si saranno trovati nella difficoltà di interpretare una scrittura illeggibile oppure una prescrizione incompleta, come ad esempio nella terapia farmacologica. Probabilmente a più di qualcuno sarà capitato di rincorrere la documentazione sanitaria per verificare la situazione clinica di un ricoverato o per conoscere qual è stata la causa di una cateterizzazione vescicale in una persona scompensata (l’incontinenza urinaria totale oppure il solo monitoraggio della diuresi?). Dal punto di vista organizzativo, una carente ed incomprensibile registrazione/compilazione della documentazione sanitaria comporta non solo un inefficienza gestionale, ma anche un rischio per l’assistito. Si pensi solo al rischio di errore nella somministrazione dei farmaci qualora la prescrizione sia incompleta o non sia chiaramente leggibile. Si consideri la perdita di tempo per trovare le informazioni e i dati necessari.
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