di R. Tacconi
Rischio Sanità n. 43 – dicembre 2011
(Obiettivo di questo articolo non è dare indicazioni su come battere il burn-out: per questo ci sono specialisti molto più preparati di noi, ma quello di proporre alcuni elementi di riflessione sui dati in materia, con un raffronto con dati internazionali, e di sottolineare le implicazioni sulla salute, sulla responsabilità e le conseguenze sul piano assicurativo).
Un tratto sembra accomunare assessori alla sanità e pazienti: gli operatori sanitari possono lavorare 14-18 ore consecutive senza risentirne e restando sempre lucidi e perfetti.
Va bene che in generale, il lavoro, oggi, pesa più del 10% della vita (noi e i nostri figli viviamo almeno 700 mila ore e ne lavoriamo 70 mila) mentre, i nostri bisnonni vivevano 300 mila ore e ne lavoravano la metà,1 ma certi turni non ci sembrano normali, specialmente quando fanno parte della “prassi” consueta…
continua...
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