di Samuele Marinello
Rischio Sanità n. 16 – Marzo 2005
Una radiografia non letta ha compromesso il diritto del paziente ad essere informato circa il suo reale stato di salute e di curarsi di conseguenzagico
La struttura ospedaliera è responsabile, in solido con i medici, del danno subìto da un paziente che non è stato informato dello stato della patologia tumorale di cui soffre, in quanto nell’àmbito del contratto di spedalità rientrano – oltre le prestazioni di diagnosi e cura –, anche tutta una serie di prestazioni ulteriori, fra cui quella di fornire al paziente un ampio bagaglio informativo, parametrato alle capacità dello stesso, che gli consenta di decidere consapevolmente in ordine ai trattamenti cui sottoporsi.
In tal senso si è espresso il Tribunale di Venezia con sentenza del 13 dicembre 2004, in relazione alla fattispecie che vedeva gli eredi del paziente avanzare richiesta di risarcimento danni perché i medici, pur a fronte di una radiografia che evidenziava la presenza di cellule tumorali, non avevano avvisato il loro congiunto, in modo da consentirgli il ricorso a cure tempestive, che, come accertato da C.T.U., gli avrebbero sicuramente allungato la vita.
continua...
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