di Giulio Marcon
Rischio Sanità n.10 – Settembre 2003
Parte prima: l’accesso tempestivo dalla teoria ai microsistemi
Servizi sanitari, liste di attesa e rischi per gli utenti. La quotidiana odissea degli appuntamenti
Chi si rivolge ad una struttura sanitaria, anche solo per avere una semplice informazione, sa che deve mettere in conto un’attesa, che generalmente è lunga. Dai telefoni perennemente occupati, alla frequente risposta “questo è l’ufficio sbagliato”, seguita dall’inevitabile domanda “ma, quale è l’ufficio giusto?.. ” Segue l’altrettanto inevitabile risposta “non lo so, chiami il centralino…” che taglia di netto l’ultima, disperata protesta, “ma se è la terza volta che lo chiamo!”. Anche se le persone il più delle volte sopportano come un male inevitabile le attese per avere una visita, un intervento, un’ecografia, un documento, una copia di cartella od un colloquio con un sanitario, bisogna rendersi conto che le attese non sono solo un disservizio o un fastidio. Le attese costituiscono, purtroppo, un rischio non trascurabile per la salute delle persone. Si pensi, ad esempio, alla spesso snervante attesa di una parola, di un aiuto, di un minimo di attenzione in un Pronto Soccorso affollato ed affannato per la massa di richieste urgenti; si pensi all’attesa della risposta di un esame importante per una diagnosi potenzialmente grave o, peggio ancora, si pensi alla rabbia che evoca la terribile risposta del medico se fosse venuto prima!
continua...
RISERVATO AGLI ABBONATI A RISCHIOSANITA'.it
REGISTRATI |