Il pregiudizio patito dalla paziente rientra, infatti, nell’ambito delle complicanze che possono realizzarsi anche sino al 30% di interventi operatori analoghi a quelli oggetto di lite.
Come osservato dagli ausiliari, trattasi di complicanza prevedibile, ma non prevenibile e, nel caso di specie, non riconducibile a errori in corso di intervento o nel periodo peri/operatorio.
Peraltro, in maniera motivato, i consulenti tecnici di ufficio hanno chiarito che anche le scelte operatorie adottate non appaiono censurabili.
Tuttavia, soprattutto considerando che trattasi di complicanze che si verificano di frequente, era obbligo del sanitario dare specifiche informazioni alla paziente per consentirle di scegliere in maniera consapevole se operarsi o meno.
Nel caso di specie, tale prova non è stata acquisita.
continua...
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