di G. Negrini
Rischio Sanità n. 48 – marzo 2013
Da un editoriale apparso su The Joint Commission Journal on Quality and Patient Safety, dal suggestivo titolo “Doing and Documenting” si è tratto spunto per una riflessione sul rapporto corrente tra l’agire dei professionisti sanitari e le relative tracce. In quell’articolo, con riferimento a un ambito internazionalmente additato a paradigma dei controlli per la sicurezza: l’aviazione, si prendono a esempio le verifiche pre-decollo effettuate dall’equipaggio di un aereo. Pur trattandosi di procedura routinaria e di enorme rilievo, la stessa non è oggetto di una sistematica documentazione da parte delle persone che l’attuano. In sanità, si osserva, la situazione è forse diversa: ospedali, soggetti paganti, utenti, enti regolatori, agenzie di accreditamento, tutti vogliono vedere documenti. L’editorialista afferma senza esitazione: viviamo all’insegna del motto “se non è stato documentato, non è stato fatto”.
continua...
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